L’evento è accreditato per:
MEDICO CHIRURGO specialista in:
cardiologia; medicina interna; nefrologia
N. PARTECIPANTI: 25
CREDITI FORMATIVI: 8,1
La gestione del paziente cardio-renale con scompenso cardiaco, malattia renale cronica e iperkaliemia richiede un approccio integrato e multidisciplinare, coinvolgendo cardiologi, nefrologi e internisti.
In questo contesto, le nuove strategie terapeutiche rappresentano un importante progresso: i K-binders consentono di controllare efficacemente i livelli di potassio, riducendo il rischio di aritmie e parallelamente, gli inibitori del SGLT2 hanno dimostrato non solo di migliorare gli outcome cardiovascolari e renali, ma anche di contribuire a ridurre la frequenza di iperkaliemia nei pazienti con HF e CKD. L’integrazione di queste due classi terapeutiche, insieme a un attento monitoraggio clinico e laboratoristico, permette di superare i limiti imposti dalle patologie cardio-renali, massimizzando i benefici delle terapie e migliorando la qualità di vita e la prognosi dei pazienti.
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