PARPadigm shift
Come l’uso dei PARP-inibitori sta cambiando l’approccio al tumore alla prostata metastatico resistente alla castrazione

MILANO, 21 GIUGNO 2024

INNSiDE by Meliá Milano Torre GalFa - Via Generale Gustavo Fara, 41
condividi sui social
PARPadigm shift  - Milano, 21 Giugno 2024

L’evento è accreditato per:
MEDICO CHIRURGO specialista in:
anatomia patologica; biochimica clinica; medicina nucleare; radiodiagnostica; genetica medica; oncologia; radioterapia; urologia

BIOLOGO

N. PARTECIPANTI: 20

CREDITI FORMATIVI: 8,7

 

Il tumore alla prostata metastatico è il più frequente tra i maschi a partire dai 50 anni e il secondo nella scala della mortalità per neoplasia. Nei pazienti in cui il tumore diventa metastatico, una delle strategie più usate è la deprivazione androgina: tuttavia, se la terapia è utilizzata per molto tempo, si incorre in fenomeni di resistenza. Recenti evidenze scientifiche raccolte sull’uso dei PARP-inibitori hanno cambiato la prospettiva di gestione della malattia, agendo sul meccanismo di riparazione del DNA delle cellule tumorali e migliorando i parametri di progressione e sopravvivenza in seconda linea a seguito di una terapia ormonale in pazienti con mutazioni dei geni BRCA1/2. Il quadro continua però a evolversi rapidamente, infatti nuovi studi clinici hanno evidenziato la sicurezza e l’efficacia dell’uso di PARP-inibitori in combinazione con farmaci ormonali come terapia di prima linea in pazienti con tumore alla prostata metastatico, a prescindere dall’individuazione di mutazioni. La produzione scientifica suggerisce un trend di evidenze sull’efficacia dei PARP inibitori in continuo aumento, con conseguenti effetti sulle linee guida e la prescrivibilità di questi.

logo CTP srl

Caricamento in corso…