L’evento è accreditato per:
MEDICO CHIRURGO specialista in:
neurologia
N. PARTECIPANTI: 40
CREDITI FORMATIVI: 6
La comprensione sempre più ampia dei meccanismi alla base della patogenesi della Sclerosi Multipla (SM) ha permesso di chiarire il ruolo dell'immunità innata e adattiva nello sviluppo della malattia, consentendo l'introduzione di terapie farmacologiche efficaci nel contrastare il processo infiammatorio e neurodegenerativo, modificando quindi la storia naturale della malattia. Questi nuovi farmaci, noti come DMTs (disease-modifying therapies) sono oggi il mainstay del trattamento della SM e sono spesso utilizzati in associazione a terapie sintomatiche, in grado di migliorare alcune manifestazioni specifiche della malattia.
Recenti evidenze cliniche, anatomiche, farmacologiche e neuropsicologiche indicano inoltre come l'intero sistema endocannabinoide dei pazienti con patologie neuroinfiammatorie sia disregolato. Sebbene fino a poco tempo fa si credesse che i DMTs e i farmaci sintomatici agissero su processi patologici indipendenti, studi recenti hanno dimostrato la capacità di entrambe le classi di farmaci di intervenire in modo attivo sulla neuroinfiammazione e sulla neurodegenerazione e di migliorare inoltre alcuni sintomi ritenuti esiti immodificabili del danno ormai stabilizzato.
I modulatori del sistema endocannabinoide, grazie alla loro rilevante capacità di inibire gli effetti della neuroinfiammazione e favorire inoltre l’instaurarsi di meccanismi neuroprotettivi, possono modificare il decorso della malattia – il che li identifica come farmaci non solo sintomatici, ma potenzialmente disease modifying. È quindi evidente la necessità di introdurre un nuovo concetto teorico e operativo, quello di disease-modifying symptomatic treatment (DMST), che metta in evidenza come trattamenti ritenuti puramente sintomatici siano al contrario in grado di intervenire a supporto e completamento della terapia con i classici DMTs, agendo con essi sinergicamente nella regolarizzazione del processo neuroinfiammatorio e neurodegenerativo.
La FAD Sincrona si pone l’obiettivo di favorire l’aggiornamento scientifico e lo scambio di esperienze tra specialisti neurologi sul ruolo del sistema endocannabinoide in fisiologia e in corso di SM e sugli effetti antiinfiammatori e neuroprotettivi della sua modulazione farmacologica. Questo incontro vede il confronto fra un numero ridotto di esperti per permettere il massimo dell’interattività.
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